ASQ-3: il caso di Gustavo
di Jane Squires, Elizabeth Twombly, Diane Bricker e LaWanda Potter
Programma di visite a domicilio
Gustavo è un bambino di 2 anni che vive con la madre, il padre, due sorelle di 5 e 9 anni e la nonna. Gli piace giocare con i Lego e con i puzzle. I suoi genitori riferiscono che è molto timido e spesso preferisce giocare da solo nella sua stanza. La famiglia aderisce al programma di visite a domicilio chiamato Parents Ahead Now (PAN). Questo programma fornisce sostegno e informazioni a genitori e bambini attraverso il Family Resource Center, istituito nella scuola primaria delle sorelle di Gustavo. Gustavo e la sua famiglia hanno partecipato al PAN per circa 6 mesi. Ad ogni visita, l’operatore a domicilio, la nonna e la madre (quando presente in casa), discutono ogni preoccupazione relativa al comportamento del bambino. Inoltre, l’operatore condivide con la famiglia giocattoli, giochi e suggerimenti di attività centrati sulle preoccupazioni della famiglia e sulle necessità di sviluppo di Gustavo.
Nel programma PAN è previsto l'impiego dell sistema di screening precoge Ages & Stages Questionnaire-3 (ASQ-3), che prevede che i genitore/caregiver rispondano periodicamnete a dei questionari specifici per singole fasce d'età/stadi di sviluppo. Nel caso di Gustavo, l’ASQ‐3 viene completato insieme alla famiglia durante la visita a domicilio. I questionari per i 18 mesi e i 24 mesi sono stati completati insieme alla nonna di Gustavo, con l’assistenza dell’operatore del PAN. L’operatore usa lo screening come strategia per promuovere i rapporti genitori‐bambino e la collaborazione tra genitori e operatore.
Fattori ambientali/temporali
Gustavo sta a casa con la nonna durante il giorno, mentre la madre e il padre sono al lavoro. La nonna non guida e non può portare fuori il bambino durante il giorno. Gustavo piange ogni volta che la famiglia esce per recarsi in centro, dal dottore, in chiesa o a riunioni familiari. A Gustavo piace essere accarezzato dalla madre e dalla nonna. Spesso si nasconde e si stringe alla madre quando persone, conosciute e non, entrano in casa.
Fattori di sviluppo
Poiché Gustavo è stato nel programma PAN per 6 mesi, l’operatore a domicilio e la nonna ave‐ vano precedentemente completato l’ASQ‐3 per bambini fino a 18 mesi, e i punteggi riportati indicavano che lo sviluppo di Gustavo era normale; invece, sul questionario per bambini fino a 24 mesi, i suoi punteggi erano al di sotto del cutoff nelle aree della comunicazione, delle abilità grosso‐motorie, delle abilità fino‐motorie e delle abilità personali‐sociali (cfr. fig.). La nonna ha riferito che il bambino non vuole parlare e che talvolta usa un linguaggio di segni per comunicare. Usa anche gesti e indica con il dito. Anche se la tendenza di Gustavo a ritirarsi socialmente è stata osservata sia dalla nonna che dai genitori, essi non hanno voluto procedere con interventi, se non quelli suggeriti dall’operatore a domicilio del PAN.
Fattori di natura medica
La nonna e i genitori di Gustavo non hanno per il momento preoccupazioni per la sua salute. Il suo udito è stato controllato alla nascita ed è risultato normale. I genitori non dichiarano preoccupazioni relativamente alla sua vista. Gustavo è visitato regolarmente da un pediatra che non ha espresso alcuna preoccupazione.
Fattori familiari/culturali
Il padre di Gustavo è sordo e per comunicare usa un linguaggio di segni. La madre, la nonna e le sorelle parlano in casa lo spagnolo. Le sorelle, tra loro, parlano spesso anche in inglese.
Follow‐up
L’operatore a domicilio del PAN, insieme alla nonna e ai genitori, ha deciso di ricorrere ai servizi dell’agenzia locale d’intervento precoce. Sulla base della crescente diffidenza di Gustavo nei confronti di altre persone e della sua riluttanza a parlare, l’operatore ha raccomandato una valutazione delle sue abilità linguistiche e sociali. L’operatore e i genitori hanno anche ritenuto che Gustavo potesse trarre beneficio da maggiori opportunità d’interagire con i coetanei. Dopo aver completato la valutazione, il gruppo di lavoro di Gustavo (coordinatore dei servizi, valutatore, operatore a domicilio e i genitori) si è riunito e ha preso atto che il bambino necessitava di psicoeducazione con un programma d’intervento precoce basato sulle difficoltà nel comunicare e socializzare. Il gruppo ha deciso che delle visite a domicilio di uno specialista del programma d’intervento precoce, insieme a un operatore del PAN, avrebbero aiutato Gustavo e la sua famiglia a porre rimedio a queste difficoltà. Inoltre, lo specialista del programma d’intervento precoce ha individuato una ludoteca raggiungibile a piedi, dove il bambino potrà condividere un maggior numero di esperienze con i suoi coetanei.
Estratto da: Squires, J., Twombly, E., Bricker, D., e Potter, L. (2009). ASQ‐3. Ages & Stages Questionnaires – Third Edition. Brookes Publishing Co. (Ad. it. a cura di F. Manti, F. Giovannone, G. De Vita, F. Fioriello e C. Sogos, 2022. Firenze: Hogrefe Editore).
Nel manuale sono descritti in estremo dettaglio e con ampie esemplificazioni i passi da compiere per attuare al meglio un programma di screening ASQ-3. Sono riportati esempi di moduli per comunicare con i genitori, registare lo stato di avanzamento del programma di screening, ecc. In appendice, il s…
Gli autori
Jane Squires
Professore di Educazione speciale, con interesse particolare nell’ambito dell’intervento precoce e dell’educazione speciale per la prima infanzia, e Direttore del Centro sullo sviluppo umano dello University Center for Excellence in Developmental Disabilities, University of Oregon, Eugene, OR, e dell’Early Intervention Program della stessa università. Ha diretto gli studi di ricerca sugli Ages and Stages Questionnaires (ASQ ) e sugli Ages and Stages Questionnaires:Socio-Emotional (ASQ:SE) e attività didattiche a livello nazionale finalizzate allo screening dello sviluppo e al coinvolgimento dei genitori nel monitoraggio dello sviluppo dei propri figli. Ha svolto ricerche sull’individuazione precoce di disabilità socio-emozionali nei bambini in età prescolare e sui metodi per migliorarle. Inoltre, dirige un master, un dottorato e corsi di livello universitario su intervento precoce ed educazione speciale.
Elizabeth Twombly
È ricercatrice universitaria, nell’ambito dell’Early Intervention Program, presso il Centro sullo sviluppo umano della University of Oregon, Eugene, OR. Negli ultimi vent’anni ha svolto studi sugli Ages and Stages Questionnaires (ASQ) e sugli Ages and Stages Questionnaires: Socio-Emotional (ASQ:SE). Ha fornito assistenza didattica e tecnica, a livello nazionale ed internazionale, per l’uso dei questionari in setting di servizi sociali, scolastici e in ambito sanitario.
Diane Bricker
Professore emerito di Educazione speciale, già Direttore dell’Early Intervention Program presso il Centro sullo sviluppo umano della University of Oregon, Eugene, OR, ha focalizzato la propria attività di ricerca su intervento precoce e comunicazione ed è stata tra i principali autori degli Ages and Stages Questionnaires (ASQ ). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sui temi dell’assessment e della valutazione e sulla preparazione del personale nell’intervento precoce.
LaWanda Potter
Amministratore e Direttore di programma del centro d’assistenza alla prima infanzia Early Childhood Cares della contea di Lane, OR, è stata coinvolta in diversi studi di ricerca sugli Ages and Stages Questionnaires (ASQ), nonché nella formazione degli operatori all’uso del programma.