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HCR-20 v3

Assessing Risk of Violence

2019

Adattamento di V. Caretti, F. Scarpa, S. Ciappi, L. Castelletti, R. Catanesi, F.F. Carabellese, S. Ferracuti, F.A. Nava, G. Nicolò, R. Paterniti, G. Rivellini, A. Schimmenti

di Kevin S. Douglas, Stephen D. Hart, Christopher D. Webster, Henrik Belfrage

Carta e matita
Carta e matita
HCR-20 V3 volume-test con checklist fotocopiabile
numero di prodotto: 6073001
66,00 €
IVA inclusa
segnalibro

L’HCR-20V3 è tra gli strumenti più diffusi al mondo per la valutazione del rischio di recidiva in popolazioni carcerarie, forensi e cliniche adulte. Si tratta di una checklist basata su un modello di giudizio professionale strutturato, un metodo analitico che viene utilizzato per comprendere e limitare il rischio di violenza interpersonale e recidiva criminale posto dai singoli individui. Tale giudizio mantiene le basi discrezionali della valutazione clinica, ma si fonda su linee guida basate sull’evidenza per sistematizzare l’esercizio della discrezione del professionista.

A cosa serve

Già validata e utilizzata in diversi paesi, l’HCR-20V3 si è mostrata uno strumento di misurazione per il rischio di violenza e di recidiva criminale affidabile e valido nei suoi diversi ambiti di applicazione, fornendo informazioni particolarmente utili per l’inserimento dell’individuo nel contesto detentivo, per la sua rieducazione e l’eventuale attività terapeutica che lo coinvolge, nonché per la programmazione mirata al suo reinserimento in società, quando ciò risulta possibile. L’HCR-20V3 rappresenta quindi uno strumento centrale per il decision making nei contesti carcerari e forensi.

###H4#TEXT[Struttura]###

L’###BOLD#TEXT[HCR-20V3]### è costituita da 20 item, ciascuno relativo a un fattore di rischio di violenza, che vengono valutati in relazione alla loro presenza e rilevanza, attribuendo una risposta sulla base delle informazioni raccolte relativamente al soggetto in osservazione, attraverso documentazione ufficiale, interviste e informazioni collaterali. I 20 item includono:

  • 10 fattori H (###BOLD#TEXT[Historical]###), relativi alla storia clinica del soggetto nel passato;
  • 5 fattori C (###BOLD#TEXT[Clinical]###), relativi alla condizione clinica del soggetto nel presente;
  • 5 fattori R (###BOLD#TEXT[Risk]###), relativi ai fattori di rischio futuro per la condizione del soggetto.

Alle risposte agli item relativi alla presenza della caratteristica indagata, categorialmente indicati come “no”, “probabile” e “sì”, vengono attribuiti rispettivamente i punteggi 0, 1 e 2. Allo stesso modo, alle risposte agli item relativi alla rilevanza della caratteristica indagata, categorialmente indicati come “bassa”, “media” e “alta”, vengono attribuiti rispettivamente i punteggi 0, 1 e 2. Le scale dell’###BOLD#TEXT[HCR-20V3]### possono dunque essere considerate come scale ordinali, in cui punteggi superiori indicano la maggiore presenza e la maggiore rilevanza, rispettivamente, delle caratteristiche. Per agevolare l’interpretazione dei punteggi di presenza e di rilevanza delle caratteristiche del rischio di violenza e favorire dunque il decision making professionale, tali punteggi sono stati trasformati in punti T.

###H4#TEXT[Adattamento italiano]###

Il campione di validazione italiano dell’###BOLD#TEXT[HCR-20V3]### è composto da 236 soggetti, di cui 190 di sesso maschile (80.5%) e 46 di sesso femminile (19.5%); l’età dei soggetti al momento dell’intervista era compresa tra 20 e 81 anni (M = 44.18; DS = 12.47). Tali soggetti sono stati contattati in 181 casi (76.7%) all’interno di strutture carcerarie e in 55 casi (23.3%) all’interno di REMS.

Hanno realizzato il progetto di adattamento italiano:

Franco Scarpa, Direttore dell’Unità Operativa Complessa “Salute in Carcere” USL Toscana Centro

Silvio Ciappi, docente di Criminologia cognitiva presso l’Università degli Studi di Messina

Luca Castelletti, Dirigente Medico Psichiatra dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere di Mantova

Roberto Catanesi, professore ordinario di Psicopatologia forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università "Aldo Moro" di Bari

Felice Francesco Carabellese, professore associato di Psichiatria forense presso l’Università "Aldo Moro" di Bari

Stefano Ferracuti, professore associato di Psicologia clinica UOC di Psichiatria presso la Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma

Felice Alfonso Nava, Direttore U.O. Sanità Penitenziaria presso Azienda ULSS 6 Euganea

Giuseppe Niccolò, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 5, nonché dello SPDC Colleferro

Rolando Paterniti, docente al Master di II livello in Psichiatria, psicopatologia forense e criminologia dell’Università degli Studi di Firenze

Gianfranco Rivellini, Dirigente Medico presso l’ASST Mantova

Adriano Schimmenti, professore associato di Psicologia dinamica presso l’Università “Kore” di Enna

  • Vincenzo Caretti, professore ordinario di Psicologia dinamica presso la LUMSA di Roma

Caratteristiche psicometriche

###BOLD#TEXT[Campione normativo]###: n = 236 persone di età compresa tra 20 e 81 anni ###LINEBREAK### ###BOLD#TEXT[Punteggi normativi]###: punti T ###LINEBREAK### ###BOLD#TEXT[Attendibilità]###: ###ITALIC#TEXT[coerenza interna]###: alfa compreso tra .88 e .92 ###LINEBREAK### ###BOLD#TEXT[Misure di validità]###: PCL-R, PID-5.

Caratteristiche tecniche

###BOLD#TEXT[Somministrazione:]### individuale (carta e matita); 30' ca. ###LINEBREAK### ###BOLD#TEXT[Scoring:]### modulo di codifica

Anno di pubblicazione

2019

Ref-ID:ITITP101648_L   P-ID:ITITP101648

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